martedì 1 marzo 2011

Testimonianza n° 3 - Alessandra

Dopo l'affaire Littizzetto torniamo alle nostre testimonianze (non temete il Blog presto si arricchirà di altri servizi). A parlare della comodità della coppetta questa volta è Alessandra che racconta un'esperienza che poche avrebbero avuto il coraggio di vivere con un assorbente tradizionale...

Lasciamo la parola ad Alessandra:

Salve a tutti, vorrei parlare della mia prima esperienza con la coppetta.
Diciamo che non siamo entrate subito in sintonia, ma questo è tipico per una borderline come me. Prima ti odio e dopo ti amo.

Comunque torniamo a noi, ho avuto qualche difficoltà a levarla, e lì ho pensato che mi fosse arrivata nel cervello, a quel punto presa dal panico sono stata prontamente aiutata dalla mia coinquilina che al di là della porta del bagno respirava e inspirava con me, mi sono sentita tanto una partoriente.

Con il tempo io e la Coppetta siamo diventate ottime amiche, ormai siamo indivisibili. La nostra amicizia l'abbiamo coronata il giorno in cui lei è stata così gentile da accompagnarmi al white party, capitava proprio nei giorni in cui le donne sono particolarmente isteriche e suscettibili, o almeno sono i giorni in cui noi donne siamo giustificate ad esserlo; nel locale c'era la selezione all' ingresso, dovevo essere necessariamente vestita di bianco dalla testa ai piedi, con lei al mio fianco mi sentivo tranquilla.

Senza di lei non sarei mai potuta esserci.

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